Solennità dell'Ascensione
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RUBRICHE > Riflessioni sul Vangelo
11-05-2018
SOLENNITÀ DELL'ASCENSIONE
Domenica 13 maggio 2018
Oggi celebriamo la solennità dell’Ascensione, cioè la festa della moltiplicazione e dell’estensione dell'amore di Cristo, non più circoscritto nei limiti della Palestina, del suo tempo, ma presente in tutto il mondo e in tutti i tempi. Ognuno di noi può dire, nella fede, a ragione: io ho incontrato Cristo, perché egli é presente in ogni luogo e in ogni tempo, è “il raggiungibile”.
Lo stesso Cristo che ha camminato con i piedi impolverati duemila anni fa, lo stesso Cristo riconosciuto presente nelle comunità primitiva, lo possiamo incontrare nella fede e, l’altro giorno abbiamo visto, Papa Francesco ci ha additato altre due persone che davvero l’hanno incontrato, preso sul serio e seguito…………don Zeno di Nomadelfia e Chiara Lubich………..
Con l’Ascensione di Gesù l’umanità è in Dio, nel mistero trinitario… Gesù di Nazareth è tornato al Padre non l’esperienza umana, di cui le sue piaghe sono il segno eloquente.
In altr parole non possiamo più dire: "Dio non conosce la mia sofferenza" oppure: "Che c'entra Dio con la mia vita?". Dio sa, ha fatto esperienza, è entrato nel profondo dell’umanità, della sofferenza, della sconfitta dell’Uomo.
Gesù scompare alla vista sensibile degli apostoli, della Chiesa, torna al Padre pur promettendo una presenza reale.
Ma ci soffermiamo un momento sulla parte centrale di questo brano evangelico dove Gesù ha detto:
Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono:
nel mio nome scacceranno demòni: Quando arriva il Vangelo, il Signore i demoni se ne vanno, questa parte buia che abita la nostra vita viene superata dalla luce di Cristo.
parleranno lingue nuove: * parlare lingue nuove: è cominciare a comunicare con gli altri in modo nuovo. A volte incontriamo una persona che mai abbiamo visto prima, ma è come se già ci conoscessimo da molto tempo. E' perché parliamo la stessa lingua, il linguaggio dell'amore.
Come é vero che…ho sentito lingue nuove tra persone che non si capivano…relazioni che siano diventino ponte…dobbiamo fare uno sforzo per incarnare il Vangelo in un linguaggio comprensibile oggi…
prenderanno in mano serpenti: Talvolta negli altri vediamo questi serpenti, li vediamo come avversari della nostra vita, della nostra felicità, abbiamo paura che ci mordano… noi cristiani non abbiamo nemici, concorrenti…
E, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno: ci sono tante cose che avvelenano la convivenza. Molte chiacchiere che rovinano la relazione fra persone. Chi vive la presenza di Dio sa superare questo e non viene molestato da questo veleno mortifero.  Ma anche nel nostro ambiente che da tante cose è avvelenato possiamo non lasciarci travolgere dalla logica di questo mondo…specialmente la critica non avere, subire danni..
Imporranno le mani ai malati e questi guariranno: Imporranno le mani ai malati…quante persone vengono sanate dalle loro malattie spirituali talvolta più pesanti e profonde. Malattie che fanno schizzare e danno la morte agli altri...è la cronaca nera di ogni giorno…Ecco oggi il Signore ci dà questa parola che è dono, ma anche stimolo e sfida a fare di più, ad essere di più…che cosa? Cultori della sua Parola, da far scendere nel cuore e così rendere più bella la nostra vita e quella della Chiesa e…del mondo...
don Maurizio
 
 
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